{ Hogwarts - 1973}
«Coloro i quali vengono colti dal morbo, chiamato lupino o canino, escono di notte nel mese di febbraio, imitano in tutto i lupi o i cani, e fino al sorgere del giorno di preferenza scoprono le tombe. Tuttavia si possono riconoscere le persone affette da tale malattia da questi sintomi. Sono pallidi e malaticci d'aspetto, e hanno gli occhi secchi e non lacrimano. Si può notare che hanno anche gli occhi incavati e la lingua arida, e non emettono saliva per Nonea. Sono anche assetati e hanno le tibie piagate in modo inguaribile a causa delle continue cadute e dei morsi dei cani; e tali sono i sintomi. È opportuno invero sapere che questo morbo è della specie della melanconia»
* Il giovane Remus rabbrividì a quelle parole, non poteva immaginare che quel giorno il Professore di Difesa Contro le arti oscure avrebbe scelto proprio quell'argomento.
Per quanto fosse possibile, il ragazzo sbiancò ancora di più, sentiva di essere osservato. Strinse il pugno sotto il banco, pieno di rabbia. Se solo la gente avesse potuto considerare la sua condizione come una malattia e lui come una vittima e non un carnefice, era certo che si sarebbe sentito meglio. Ma certamente la gente era stupida, tendeva da sempre ad avere paura di ciò che non conosceva e, sopratutto, di ciò che non intendeva conoscere.
Sentì un tocco sulla mano. Era Sirius, che tendeva le sue dita per farlo rilassare, dopo essersi scambiato uno sguardo eloquente con gli altri due malandrini al banco posteriore.
E Remus, semplicemente si sentì meglio, sapeva che loro sarebbero stati per sempre li per lui, e forse capì che era la loro opinione quella che realmente importava, così lasciò andare il pugno con un timido sorriso verso gli amici.*